Cominciamo col capire cosa sono le cimici dei letti e soprattutto scopriamo come si comportano.
La cimice dei letti è un insetto gregario, in quanto ha la tendenza a vivere a stretto contatto con i propri simili, ed è ematofago (si nutre cioè di sangue come pulci, zecche o zanzare, dal comportamento estremamente peculiare) e lucifugo, vale a dire che rifugge la luce e tende ad abbandonare il luogo dell’annidamento solo per andare in cerca di nutrimento.
La cimice dei letti attraversa 5 stadi di evoluzione per raggiungere quello di insetto adulto, variando la propria lunghezza da 1 mm (uovo) fino ai 5/6 mm (ecco perché è facile vedere insieme esemplari di varie dimensioni). Una cimice che ha appena completato il pasto può arrivare a misurare anche 8/10 mm.
È attualmente in atto una vera e propria "pandemia", partita circa 5 anni fa e destinata ad aumentare, visto l'intensificarsi dei flussi migratori e dei viaggi: la presenza delle cimici dei letti ha conosciuto un nuovo periodo di espansione dopo essere stato assente per decenni.
Molte persone temono di essere considerate sporche quando per loro sfortuna si trovano ad avere una infestazione di cimici dei letti in casa, e si vergognano quasi di affrontare il problema chiedendo aiuto: in realtà, per una cimice non c'è differenza fra un resort e una capanna, l'unica cosa importante ai fini del suo annidamento è la presenza di un ospite a sangue caldo da cui potersi alimentare.
Sfatiamo il primo mito
Pur essendo insetti che si nutrono di sangue, le cimici dei letti non tendono a parassitare un ospite, come fanno le pulci, le zecche o i pidocchi, ma si limitano a compiere delle vere e proprie incursioni notturne alla ricerca del pasto di sangue, che può durare fino a 10 minuti.
Alla fine di questo pasto, le cimici dei letti torneranno nel luogo di provenienza o nelle immediate vicinanze. È probabile che in questi spostamenti le femmine adulte depongano le uova, che schiudendosi continueranno a propagare l'infestazione.
Nella ricerca dell'ospite, le cimici dei letti sono guidate dall'anidride carbonica emessa dal respiro e dal calore emanato dal corpo: si ritiene che la loro puntura non trasmetta malattie (anche se questo punto non è condiviso da tutti gli studiosi), tuttavia alcuni soggetti possono sviluppare reazioni allergiche alla cimice dei letti, che vanno dal semplice ponfo a vere e proprie dermatiti, fino all'edema.